Gli spaghetti alla chitarra sono molto più di un semplice piatto di pasta: raccontano storie di famiglia, di domeniche passate intorno a una tavola imbandita e di mani che impastano con amore. Tipici della cucina abruzzese, affondano le radici in una tradizione che profuma di casa e di festa. Scopriamo insieme le origini di questa pasta unica e come prepararla al meglio.
Gli spaghetti alla chitarra sono un simbolo autentico della cucina d’Abruzzo. Il loro segreto? Una forma quadrata, ottenuta con uno strumento artigianale chiamato appunto "chitarra", composto da fili metallici tesi su un telaio di legno. È passando la sfoglia su queste corde che la pasta prende vita, con quella consistenza ruvida perfetta per trattenere il sugo. Il condimento tradizionale è un ragù ricco e profumato, spesso a base di carne mista – agnello, maiale o manzo – cucinato lentamente, con pazienza e dedizione. Ma gli spaghetti alla chitarra non temono variazioni: si sposano bene anche con sughi freschi e leggeri, ideali per ogni stagione e occasione.
La preparazione degli spaghetti alla chitarra fatti in casa è un rito che richiede dedizione ma offre enorme soddisfazione. Gli ingredienti sono pochi e semplici: farina di semola di grano duro e uova fresche. La proporzione ideale è 100 grammi di farina per ogni uovo, ma può variare in base alla grandezza delle uova e all’umidità dell’ambiente.
Impastare a mano: il cuore della tradizione
Il riposo è essenziale per rendere l’impasto più elastico e facile da stendere.
Utilizzare la chitarra: un gesto da maestro
Una volta pronti, gli spaghetti devono essere lasciati asciugare su un canovaccio per circa 30 minuti prima della cottura.
Preparare il ragù tradizionale
Per il sugo classico:
Il risultato sarà un ragù ricco e profondo, perfetto per accompagnare gli spaghetti alla chitarra. Una volta cotta la pasta in abbondante acqua salata, condiscila generosamente e completa con parmigiano grattugiato.
Gli spaghetti alla chitarra si prestano perfettamente a una moltitudine di condimenti, oltre al tradizionale ragù. Grazie alla loro struttura rustica e alla superficie ruvida, riescono a trattenere sughi di ogni tipo, sia a base di carne che vegetariani o di pesce. Ogni stagione porta con sé ingredienti diversi che possono trasformare questo formato in piatti sempre nuovi.
Idee di condimento per ogni gusto
Libertà e creatività in cucina
Questa pasta si adatta bene anche a combinazioni insolite. Prova a condirla con una crema di zucca e pancetta croccante, oppure con un pesto di rucola e mandorle. Ogni variante valorizza il sapore deciso e la consistenza degli spaghetti alla chitarra.
In definitiva, questo formato è una tela bianca pronta ad accogliere ogni sfumatura di gusto, mantenendo sempre una forte identità.
Portare in tavola gli spaghetti alla chitarra è molto più che servire un primo piatto: è un gesto che racconta amore, tradizione e comunità. In Abruzzo – ma anche in altre regioni d’Italia – la preparazione di questa pasta è spesso un’attività condivisa. Impastare, stendere la sfoglia, passare la pasta sulla chitarra: ogni passaggio coinvolge grandi e piccoli, in un rituale fatto di chiacchiere, risate e mani infarinate.
Il valore della tavola imbandita
La cucina è il cuore della casa, e gli spaghetti alla chitarra diventano protagonisti di pranzi domenicali e feste familiari. Una volta serviti, conditi con sugo abbondante e una generosa spolverata di formaggio, il profumo che si sprigiona riempie la stanza e stimola i ricordi.
Un ponte tra passato e presente
Ogni forchettata è un tuffo nel passato, ma allo stesso tempo un atto di continuità: preparare oggi ciò che cucinavano i nostri nonni è un modo per onorarli e trasmettere quei valori di semplicità e cura del dettaglio. In un mondo che corre veloce, riscoprire la lentezza di certe preparazioni è un ritorno a un benessere più profondo.
Il fascino senza tempo della pasta fatta in casa
Sempre più persone riscoprono il piacere di fare la pasta in casa, anche grazie a corsi, tutorial e condivisioni sui social. La chitarra per la pasta torna così a nuova vita, non più solo nei borghi abruzzesi, ma anche nelle cucine cittadine.
Preparare gli spaghetti alla chitarra, quindi, è molto più che cucinare: è coltivare relazioni, rafforzare legami, celebrare l’identità italiana. Sia che tu scelga il ragù della nonna, un sugo di mare o una variante vegetariana, ogni piatto è un piccolo manifesto della cultura culinaria del nostro Paese.